La 24 Ore di Basket nasce nel 2004 quando un gruppo di amici che gioca a pallacanestro, per divertimento decide di fare qualcosa per un’amica, Fulvia Tasselli, che gravemente malata, avrebbe affrontato una serie di cure mediche negli Stati Uniti. Purtroppo le cure non furono sufficienti e Fulvia venne a mancare lasciando il marito ed un bambino piccolo.
Da qui l’impegno degli Shoemakers di organizzare ogni anno la 24 Ore di Basket, devolvendo l’incasso in beneficienza ad associazioni di volontariato. Già dalla seconda edizione inizia la partnership tra gli Shoemakers e l’associazione “il Cuore di Scioglie” che si prodiga in progetti di solidarietà e adozioni a distanza. Con il ricavato delle varie edizioni della 24 Ore di Basket, che di anno cresce in termini di popolarità, afflusso di partecipanti e donazioni, nel corso degli anni gli Shoemakers, oltre ad adottare a distanza 9 (poi diventati 13) bambini del Burkina Faso, hanno partecipato alla costruzione di un mulino a scoppio nella città di Fada N’Gourma nel Burkina Faso, elemento importante di servizio per la popolazione, oltre che un occasione di lavoro per i giovani del posto.
Nelle 14 edizioni precedenti della 24 Ore di Basket i proventi della manifestazione sono stati destinati anche all’associazione “Movimento Shalom”, alla Onlus “Cure to Children” che si occupa di cure domiciliari oncologiche gratuite nei paesi a basso reddito, alla Onlus “Piccoli Passi” di Monsummano Terme che si occupa di accoglienza e sostentamento a mamme e bambini indigenti, contributi alle popolazioni colpite dela terremoto in Abruzzo del 2009, dal 2011 è iniziata il supporto al “Dynamo Camp”, camp di terapia ricreativa che ospita gratuitamente per periodi di vacanza e svago bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche e la scorsa edizione abbiamo iniziato una collaborazione con Medici Senza Frontiere.